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Fiume, Belgrado, Shijiazhuang: quando la ferrovia punta a Est

L’INCE (Iniziativa Centro-Europea) con sede a Trieste ha promosso con successo – grazie al progetto europeo “Interreg Central Europe SUSTANCE” – la ri-partenza di una “nuova” tratta ferroviaria.
La stazione triestina di riferimento non sarà Trieste Centrale ma quella di Opicina/Opčine, da cui a partire dal 24 Aprile sarà possibile raggiungere Fiume/Rijeka.

La novità di questa linea sapora in realtà di antico: la maggior parte delle linee – e stazioni – coinvolte è stata infatti realizzata dall’impero di Austria-Ungheria, di cui l’intera area faceva parte fino alla prima guerra mondiale.
Il tempo di percorrenza sarà attorno alle due ore. La partenza dal Carso triestino avverrà alle 7:50 e prevede l’arrivo a Rijeka alle 9:54 – ogni giorno, fino al 30 Settembre 2024.

Si tratta di una durata quasi doppia rispetto al viaggio in automobile, il che non può che ricordare a tutti come le infrastrutture ferroviarie siano davvero carenti, quando si guarda a Est. Eppure una domanda esiste, e con quest’iniziativa l’INCE spera di vederla convogliare verso questo servizio.
Le ferrovie slovene e croate che gestiranno il servizio sperano anch’esse di intercettare una domanda latente, offrendo biglietti scontati del 50%, al costo di 8 euro a tratta per gli adulti, 5 euro per le biciclette, 4 euro per i bambini dai 6 ai 12 anni, gratuito al di sotto dei 6 anni.

Esiste però una domanda latente verso Est – e questa è confermata da decenni – anche per quanto riguarda le merci, e presenta una scala davvero impressionante. Dal mese di Marzo è attivo un nuovo collegamento ferroviario merci tra Belgrado/Beograd e Shijiazhuang, capitale della provincia settentrionale di Hebei, in Cina. Questo treno percorre ben 10.200 chilometri in 20 giorni circa.

Pur trattandosi di servizi fondamentalmente diversi fra loro, gli osservatori più attenti possono notare un fil rouge, un punto in comune: l’infrastruttura ferroviaria dell’Europa occidentale è – mediamente – molto sviluppata e sufficientemente capace e veloce, mentre persistono ancora, a oltre 3 decadi dalla caduta del muro di Berlino, delle nuove frontiere, per mettersi in contatto con le quali Trieste è ben posizionata.
E questo spazio da sviluppare, questa “frontiera” ferroviaria ancora da valicare, la possiamo vedere esclusivamente con lo sguardo rivolto a Est.