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A Muggia nasce “l’orto franco”

Tramonto con sullo sfondo la Valle delle Noghere (2008).
Tramonto con sullo sfondo la Valle delle Noghere (2008).

Applicare la zona franca all’agricoltura. E’ questo il progetto presentato ieri dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, assieme al Consorzio di Sviluppo Economico Locale dell’Area Giuliana (Coselag) e al Comune di Muggia, che prevede il recupero di una vasta area in zona Noghere per adibirla ad uso agricolo, applicando a questa i benefici derivati dalla zona franca. L’agricoltura viene così equiparata agli insediamenti industriali che già godono dei benefici del punto franco, garantiti dal Trattato di pace del 1947, come nel caso della British American Tobacco (BAT), insediata in zona industriale.

Permane il problema del pesante inquinamento delle aree interessate, utilizzate per decenni come discarica di rifiuti industriali, problema che potrebbe però essere risolto applicando l’agricoltura verticale “idroponica”, che garantirebbe anche un notevole risparmio di acqua. Ad essere effettivamente utilizzato sarebbe dunque solo lo spazio delle aree adibite ad uso agricolo, ma non il suolo.

Il progetto, già abbozzato ad inizio 2022, dovrebbe partire a breve, per essere concluso e pienamente operativo nell’arco di un anno e mezzo, massimo due.