Riceviamo e pubblichiamo da Paolo Radivo:
“Intorno alle 7 di oggi, giovedì 21 novembre 2024, alcuni operai della ditta Rizzani de Eccher hanno chiuso da via Valdoni il sentiero della pineta di Cattinara e la parte terminale dell’attiguo parcheggio dipendenti ASUGI per allestire il cantiere volto a edificare la nuova sede principale dell’ospedale materno-infantile Burlo Garofolo, con parcheggio sotterraneo, rotatoria d’accesso e due strade laterali. Il parcheggio dipendenti residuo è rimasto transitabile e fruibile.
Gli operai hanno dapprima transennato con alte griglie metalliche un esile settore del parcheggio dipendenti lungo la riga rossa tracciata a terra giovedì scorso poco distante dal muraglione della pineta nonché tra l’ultima fila di pini e le due aiuole alberate adiacenti alla chiesa. Poi da un lampione a un tronco d’albero hanno proseguito verso il piazzale degli autobus con un nastro bianco-rosso.
Contemporaneamente hanno sbarrato con una griglia e due tubi metallici orizzontali l’imbocco del sentiero tra la pineta e via Valdoni. Quindi hanno rumorosamente praticato fori a distanza regolare sul basso muretto che separa la pineta dal marciapiede di via Valdoni (di proprietà ASUGI) e hanno cominciato a installarvi tubi metallici verticali, tubi orizzontali e transenne metalliche per impedire lo scavalcamento del muretto. Con un nastro bianco-rosso e due piccoli cartelli recanti «Vietato oltrepassare questo limite» e «Pedoni sul lato opposto» hanno reso intransitabile il tratto del limitrofo marciapiede dove stavano eseguendo l’operazione.
Il tutto senza che l’ASUGI diramasse alcun annuncio mediatico, senza che affiggesse alcun regolare cartello di cantiere e senza che mettesse alcun avviso né ai lati del varco d’accesso del parcheggio dipendenti né all’imbocco del sentiero sulla via Valdoni per avvertire che la pineta sarà d’ora in poi inaccessibile e che perciò chi ha parcheggiato la propria vettura nell’autosilo di via Valdoni non potrà più percorrere il sentiero e il parcheggio dipendenti per raggiungere l’ospedale, ma dovrà passare nel pericoloso tratto iniziale di via Valdoni, senza marciapiedi e spesso ostruito da veicoli in sosta abusiva impuniti, e poi camminare sullo stretto marciapiede di strada di Fiume. Solo durante l’installazione di tubi e transenne un dipendente ASUGI ha affisso sulla recinzione che sbarra il sentiero un cartello giallo con la scritta nera «Ingresso ospedale» e una freccia in direzione strada di Fiume. Meno del “minimo sindacale”.
Per protesta a difesa degli alberi una signora si è seduta prima delle 9 sul muretto non ancora transennato ed è poi entrata nella pineta, come pure un’altra signora che ha intonato un motivo “arboreo”. Dopo l’arrivo di due agenti della Questura chiamati dagli operai, entrambe si sono allontanate.
Intorno alle 10 sono sopraggiunti 70 alunni della scuola elementare e della media slovena di Cattinara con i rispettivi insegnanti. Volevano festeggiare in pineta con vivaci cartelli multicolori, flauti e fischietti la Giornata nazionale degli alberi, che paradossalmente cade proprio oggi. Il 20 novembre peraltro si celebrava la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: un’ulteriore beffa. Saputo che la “loro” pineta era appena stata interdetta, si sono messi sul marciapiede di via Valdoni ancora transitabile e hanno cantato una canzoncina benaugurante per quegli amati alberi, malgrado il chiasso degli operai che stavano perforando il muretto. Poi sono rientrati nelle rispettive aule. Tutto in tranquillità e senza rischi.
I due poliziotti, che paventavano una manifestazione non autorizzata, hanno chiesto i documenti ad attivisti e insegnanti.
Dopo la pausa pranzo gli operai hanno proseguito il transennamento lungo via Valdoni.
Quando la ditta appaltatrice Rizzani de Eccher comincerà ad abbattere i forse 270-280 alberi rimasti in pineta? Già domani? E quando sbarrerà anche il parcheggio dipendenti eliminando i 65 (?) alberi e 19 arbusti superstiti, in attesa di sopprimere anche i 14 alberi dell’aiuola del piazzale dei bus?
Il Coordinamento Salviamo il Burlo e la pineta di Cattinara continuerà a vigilare pacificamente sul posto. Domattina dalle 8 alle 9 una classe dell’elementare slovena tornerà in via Valdoni per controllare l’inquietante situazione.
Il potere costituito è ancora in tempo per rinunciare a questa follia. Ragionevoli alternative ci sono, come diciamo invano da tempo.
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