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Corteo contro le armi a Capodistria: “Siamo residenti di un Territorio demilitarizzato e neutrale”

La Borkum, una nave proveniente dalla Spagna e battente bandiera di Antigua & Barbuda, è giunta ieri a destinazione, al porto di Capodistria/Koper. Secondo alcune realtà politiche spagnole come Sumar e Podemos, questa nave avrebbe trasportato nel mese di maggio, carichi di armi destinati allo stato di Israele. Si tratterebbe di più di 30 tonnellate tra materiale esplosivo, proiettili e componenti bellici. Malgrado le recenti denunce avanzate da alcune ONG spagnole che hanno segnalato la presenza di armi a bordo, il governo spagnolo ha smentito queste voci. Secondo le loro dichiarazioni, il carico sarebbe diretto in Repubblica Ceca. Nei giorni che hanno preceduto l’attracco il partito sloveno Levica (La Sinistra) ha chiesto al proprio governo di verificare l’accuratezza delle dichiarazioni spagnole, di avviare appropriate procedure di controllo del carico e di impedire lo spostamento di armi tramite le infrastrutture logistiche slovene verso Israele.

Anche singoli cittadini e numerosi comitati si sono mobilitati in segno di disapprovazione nei confronti dell’attracco della Borkum. La manifestazione pacifica che ha coinvolto alcune decine di partecipanti si è svolta mercoledì scorso tra le vie del centro di Capodistria/Koper, toccando il suo porto. A supporto della causa c’erano anche alcuni attivisti triestini. Tra le rivendicazioni esposte alla manifestazione c’è la richiesta di una maggiore trasparenza da parte delle autorità. Secondo i manifestanti la cittadinanza dovrebbe essere informata dei transiti attraverso il territorio di carichi destinati alla “difesa”, oltre a conoscere la loro provenienza e la loro destinazione. Secondo l’attivista Ljuba Miljušević, presente alla manifestazione, “Capodistria è una città di pace che ripudia la guerra e le armi come mezzo per la risoluzione di controversie ma, probabilmente, da residenti di un Territorio definito come zona demilitarizzata e neutrale dall’accordo e dal Trattato di pace di Parigi del 1947, non ne siamo ancora pienamente consapevoli.

Fonte: Svet24