Il 18 giugno scade la temporanea sospensione di Schengen con la Slovenia, attuata nell’autunno scorso. Si prospetta però una sua imminente proroga con controlli ai valichi. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, in data 7 maggio ha fatto visita a Gorizia/Gorica in occasione della presentazione del nuovo francobollo, emesso per celebrare il ventennale della caduta del muro di confine che storicamente divideva la città. In Slovenia infatti attualmente si celebra il ventesimo anniversario dell’entrata in UE.
Durante l’incontro il ministro ha affermato: “non abbiamo segnali di terroristi che vogliano colpire l’Italia ma c’è il rischio di lupi solitari, di possibili infiltrazioni terroristiche nell’UE, quindi bisogna prevenire”. L’intento della proroga è finalizzato a prevenire potenziali azioni da parte di singoli non affiliati a gruppi organizzati. Ha inoltre riferito: “vogliamo garantire tutti la sicurezza dei nostri cittadini, da qui le pattuglie miste, questo è l’obiettivo, vorremmo prorogarlo il meno possibile però non dipende dalla nostra volontà”.
Malgrado la promessa del mantenimento di un corridoio preferenziale per i cittadini transfrontalieri, le affermazioni riguardo alla sospensione di Schengen entrano in contrasto con l’immagine di una città senza confini, proposta oltretutto dall’organizzativo di GO! Capitale europea della Cultura 2025. Un appuntamento centrato sull’unione della comunità goriziana che ha come obiettivo il superamento del concetto di confine.