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Abbattuti alcuni pini nella pineta di Cattinara

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato spontaneo per la pineta di Cattinara:

 ” Nella pineta di Cattinara alcuni pini (forse sei o sette) nonché qualche ramo di una roverella sono stati tagliati, segati in più parti e lasciati sull’erba.

Ce ne siamo accorti nel primo pomeriggio di sabato 3 agosto, ma non sappiamo esattamente quando le motoseghe abbiano agito. L’intervento è parso comunque selettivo e ha riguardato esemplari del settore interno del boschetto, salvo un albero attiguo all’imbocco del sentiero da via Valdoni, vicino al muro del nido d’infanzia comunale.

L’ASUGI non ha fornito alcuna informazione a riguardo né con un cartello sul posto né con un avviso sul proprio sito internet. Ignoriamo quindi il motivo ufficiale di tale imprevista e inquietante operazione. Possiamo unicamente provare a supporlo.

Quegli alberi erano tutti pericolanti? Si trovavano cioè nella classe D, ovvero estrema, delle Classi di Propensione al Cedimento? O tutt’al più nella classe C/D, ossia elevata? Solo per queste due classi è consentito l’abbattimento, ma per la C/D esclusivamente se il tecnico incaricato ritiene impossibile attuare interventi colturali finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità.

Quegli alberi soffrivano di qualche malattia non curata?

Ad ogni modo, perché l’ASUGI li ha tagliati o, rispettivamente, potati proprio ora, con il caldo torrido, in assenza di forti venti e durante il periodo di nidificazione degli uccelli selvatici?

La pineta di Cattinara è storicamente una tappa di passaggio per molte specie, che lì fanno il nido, dove proteggono e nutrono i loro piccoli. Chi di dovere ha verificato con accuratezza se quegli alberi non ospitavano nidi di volatili, che spesso solo occhi esperti sanno individuare magari a notevole altezza?

La direttiva europea n. 2009/147/CE vieta di distruggere o danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e asportare i nidi, di raccogliere le uova nell’ambiente naturale, nonché di disturbare deliberatamente gli uccelli selvatici in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza quando ciò abbia conseguenze significative. La legge 157/1992, che applica tale direttiva, all’art. 21 lettera O vieta, sanzionandolo all’art. 31, di prendere e detenere uova, nidi e piccoli di mammiferi ed uccelli e distruggere o danneggiare deliberatamente nidi e uova, nonché disturbare deliberatamente le specie protette di uccelli. Tali eventualità potrebbero verificarsi con l’abbattimento o la potatura di alberi o rami, che perciò è prudente evitare durante la nidificazione dell’avifauna, ovvero tra marzo e settembre circa.

A questi abbattimenti e potature ne faranno seguito altri?

Certo è che, da alcuni anni, la pineta di Cattinara sta venendo sfoltita pezzo dopo pezzo, in attesa della sua totale distruzione, momentaneamente rinviata perché la ditta appaltatrice dei lavori sta concentrando su altre opere del comprensorio ospedaliero i suoi pochi operai attivi.

Tuttavia nelle radure aperte dagli abbattimenti selettivi attecchiscono spontaneamente i semi delle roverelle che, se lasciate crescere, contribuirebbero a trasformare sempre più la pineta in una boscaglia carsica spontanea. Per noi questo è motivo di speranza. “